Escursioni subacquee nei migliori punti di immersione della Costa Saracena e delle Isole Eolie.
Secca del Tindari
È una delle secche più note e ambita dai subacquei esperti. Si tratta infatti di una montagna che si erge da un fondale di circa 100 metri, fino al sommo del cappello che si trova a 28 metri dalla superficie. Trovato il sommo della secca e ancorati, scendiamo nel blu lungo la cima dell'ancora, lo spettacolo che appare lentamente è di quello che difficilmente si dimentica. Una nuvola di occhiate ci indica la parte più alta della secca, ci si aspetta da un momento all'altro la comparsa di grossi predatori come ricciole, palamiti, dentici, o lecce, che mettono in fuga le numerose occhiate, ma la nostra immersione (corrente permettendo) viene svolta intorno al cappello della secca, dove possiamo ammirare stupendi rami di gorgonia rossa e gialla. I grossi anfratti della secca sono riparo sicuro per le grosse cernie che la abitano insieme a numerose murene, polpi, aragoste e gronghi. Per i subacquei tecnici, la possibilità di visitare la grotta che attraversa la secca ad una profondità di 45 metri circa, dove all'interno possiamo ammirare migliaia di gamberetti che ricoprono totalmente le pareti della grotta.
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Profondità ideale: min 28 mt., max 50 mt
Grado di difficoltà: Impegnativa
Fondale: Secca
Orientamento: Difficile
Luogo: Patti
Scoglio di Patti
È una delle secche più note e ambita dai subacquei. È un fondale molto interessante composto da numerosi scogli e anfratti posati su un fondale roccioso, che offrono rifugio ad una incredibile varietà di pesce, come saraghi, corvine,scorfani, polpi, cernie, murene e gronghi. Inoltre il sito è frequentato da numerosi barracuda, dentici e dotti.
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Profondità ideale: min 10 mt., max 40 mt
Grado di difficoltà: Medio leggera
Fondale: Parete e Scogli
Orientamento: Facile
Luogo: Patti
Secca di Capo Calavà
Percorrendo la cigliata gli incontri non mancano mai, dalle cernie di grosse dimensioni, alle ricciole, ad enormi banchi di barracuda. Raramente troveremo totale assenza di corrente, ma allo stesso tempo luogo di incantevole fascino per gli incontri indimenticabili che si possono fare, visto che la zona è frequentata da tanti predatori in caccia. La secca in realtà è una lunga cigliata che da circa 18 mt scende fino a 30 mt. Percorrendo la cigliata gli incontri non mancano mai, dalle cernie di grosse dimensioni, alle ricciole, ad enormi banchi di barracuda. I polpi numerosi completano un quadro perfetto per un' immersione indimenticabile.
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Profondità ideale: min 18 mt., max 40 mt
Grado di difficoltà: Impegnativa
Fondale: Parete e Scogli
Orientamento: Difficile
Luogo: Capo Calavà
Scoglio del Quaglietto
Il fondale si presenta in una splendida franata dove trovano riparo numerose cernie, polpi e aragoste. È il sito più frequentato delle Eolie. Il grosso scoglio staccato dal resto dell'isola, con le pareti che scendono a picco sul mare, ci riserva una grotta alla profondità di 24 mt circa con un ingresso molto ampio da permettere comodamente la sua esplorazione. All'entrata troviamo la statua di una Madonnina.
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Profondità ideale: min 18 mt., max 40mt
Grado di difficoltà: Medio leggera
Fondale: Parete e Grotta
Orientamento: Facile
Luogo: Vulcano
Secca delle Formiche
Numerose stelle marine e spugne colorano le pareti mentre murene, cernie, donzelle pavonie, pesci pappagallo e saraghi, nuotano indisturbati. Poco distante dalle formiche scorgiamo la Secca delle Formiche. Visibile dalla superficie visto la trasparenza dell'acqua, essa si presenta come una formazione rocciosa simile ad un cono rovesciato che si alza da un fondale sabbioso di circa 30 mt e che ha il cappello a 11 mt. Numerose stelle marine e spugne colorano le pareti mentre murene, cernie, donzelle pavonie, pesci pappagallo e saraghi, nuotano indisturbati.
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Profondità ideale: min 18 mt., max 30 mt
Grado di difficoltà: Medio leggero
Fondale: Parete e Scogli
Orientamento: Facile
Luogo: Lipari
Secca di Pollara
Non mancano gli incontri con le grosse cernie che ci osservano a candela davanti alle loro tane.Trattasi di una parte della bocca di un vulcano crollata a fornirci un valido punto di immersione. Poco distante dallo scoglio nella incantevole baia di pollara, troviamo in nostro punto dove inizieremo la nostra immersione. Dal sommo della secca andiamo giù sui 35 mt, lungo questo tragitto non mancano gli incontri con le grosse cernie che ci osservano a candela davanti alle loro tane.
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Profondità ideale: min 25 mt., max 38 mt
Grado di difficoltà: Impegnativa
Fondale: Secca
Orientamento: Difficile
Luogo: Salina
Relitto di Lisca Bianca
Il relitto giace sul fondo in posizione di navigazione e quindi ci permette di farsi ammirare dall'alto.
Una volta ormeggiati di fronte allo scoglio di Lisca Bianca, su un fondale di 6 mt, iniziamo la nostra discesa. Ci troviamo di fronte a una vasta distesa di posidonia interrotta da alcune lingue di sabbia. Seguendo una di queste lingue, arriveremo ben presto a scorgere la prua della nave a 28 mt di profondità. Il relitto giace sul fondo in posizione di navigazione e quindi ci permette di farsi ammirare dall’alto. La poppa si trova a 42 mt di profondità e l’elica è perfettamente conservata e visibile.
La Canna
Qui si possono vedere vecchie reti abbandonate e avvistare diversi tipi di nudibranco e spugne incrostanti. Dopo aver ormeggiato nei pressi del faraglione su un fondale di circa 7mt, dirigiamoci verso la parete e iniziamo la nostra immersione. Il fondale, che qui scende molto repentinamente, risulta pieno di anfratti nei quali si nascondono polpi, murene, cernie e aragoste mentre spugne incrostanti, anemoni e stelle marine.
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Profondità ideale: min 15 mt., max 37 mt
Grado di difficoltà: Impegnativa
Fondale: Parete e scogli
Orientamento: Facile
Luogo: Filicudi
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